Il 2 novembre 2022 sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana le “Linee guida per i servizi di telemedicina – Requisiti funzionali e livelli di servizio”, approvate con il Decreto del 21 settembre 2022 dal Ministero della Salute.
Le Linee Guida stabiliscono i requisiti tecnici essenziali per garantire a livello nazionale l’efficienza e
l’omogeneità dei servizi di Telemedicina e rientrano nella Missione 6 del PNRR. La Missione nasce da due esigenze:
- Colmare il divario tra le disparità territoriali;
- Integrare i diversi servizi sanitari nei diversi ambiti assistenziali.
L’obiettivo è quello di potenziare il SSN, allineando i servizi ai bisogni degli utenti, sviluppando la Telemedicina in modo da rendere omogenei i servizi sanitari offerti sul territorio, a sostegno dell’assistenza domiciliare.
Il quadro normativo si rivolge ai pazienti cronici, come richiama la Missione 1.2, “Casa come primo luogo di cura e telemedicina”. I pazienti con problematiche croniche che necessitano di acquisire una gestione autonoma del proprio stato fisico, pur restando a casa, hanno bisogno di accedere facilmente alla rete che collega l’utente al servizio.
Questo avverrà grazie alla Piattaforma e grazie allo sviluppo di Medical Device ideati per il monitoraggio
dei parametri vitali e che saranno in grado di acquisire informazioni e di trasmettere dati in rete, condivisibili tra medico-paziente. Questo scambio virtuale è la base della Telemedicina.
L’obiettivo è quello di potenziare il SSN facendo in modo di:
- Allineare i servizi ai bisogni degli utenti;
- Rafforzare strutture e servizi sanitari di prossimità e i servizi domiciliari;
- Sviluppare la Telemedicina rendendo omogenei i servizi sanitari offerti sul territorio;
- Trovare soluzioni efficaci di Telemedicina a sostegno dell’assistenza domiciliare.
I fondi messi a disposizione per la transizione sono pari a 1 miliardo di Euro di cui:
- 250 milioni di euro per la Piattaforma di Telemedicina;
- 750 milioni di euro per i Servizi di Telemedicina.
Tali cifre, che apparentemente sembrano importanti, sono giustificate da un ambito disciplinare che richiede indubbiamente una formazione sia da parte del professionista, sia da parte dell’utente. Creare un sistema di difficile accesso, sarebbe uno spreco di risorse e l’obiettivo è facilitare la connessione in rete tra ospedale e utente presente sul territorio.
Per questo l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas), in qualità di Agenzia Nazionale per la Sanità Digitale (ASD) ha predisposto le Linee Guida per fornire indicazioni riguardo i requisiti funzionali e i livelli di servizio per la progettazione dei servizi di telemedicina da parte di regioni e province autonome. Tutto ciò in collaborazione con un Gruppo di Lavoro multi-professionale e multidisciplinare, con il coinvolgimento del Ministero della Salute, del Dipartimento per la trasformazione digitale (DTD), delle regioni e degli altri enti. Aiuti che, per la realizzazione di quanto indicato, arrivano da più direzioni per affrontare i problemi attuali del nostro SSN.
Il documento è articolato in tre sezioni:
- Requisiti funzionali dei servizi di Telemedicina: sezione che identifica i requisiti minimi di carattere
funzionale che dovranno caratterizzare le soluzioni oggetto di sviluppo nei contesti regionali; - Requisiti tecnologici che dovranno caratterizzare le soluzioni oggetto di sviluppo nei contesti regionali per garantire l’erogazione dei servizi sanitari in regime di Telemedicina;
- Competenze e Formazione: sezione che identifica le competenze e la conseguente formazione relativa allo sviluppo e all’efficacia dei servizi di Telemedicina nei contesti sanitari regionali per professionisti e utenti.
Tutto ciò evidenzia come le criticità emerse negli ultimi anni non siano passate inosservate, e come il PNRR abbia reso disponibili le risorse digitali necessarie a migliorare il nostro SSN.
Restano delle criticità: la gestione affidata alle Regioni contribuirà o meno a sanare il divario territoriale? Ancora, il funzionamento della Piattaforma saprà arrivare ai cittadini, anche quelli meno avvezzi alla tecnologia?
Non possiamo definirlo. Indubbiamente è iniziata un’epoca in cui abbiamo accesso ad un nuovo tipo di
comunicazione medico/paziente.
Link utili:
- https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/11/02/22A06184/sg
- https://www.statoregioni.it/it/conferenza-stato-regioni/sedute-2020/seduta-del-17122020/atti/repertorio-atto-n-215csr/